Copio e incollo dal blog del mio caro amico Orso Bruno (http://mmacaferadio.blogspot.it/), grande appassionato e praticante di MMA (Mixed Martioal Arts) : sono parole che condivido in pieno e per questo mi sento di pubblicarle sul mio blog.
Resta fermo l'immenso piacere nel vedere il tricolore sventolare sui podi più alti del Taekwondo Olimpico.
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Complimenti a
Molfetta e Sarmiento!!! Ammetto che per chi non abbia mai praticato tkd, lo
spettacolo di questa sera debba essere stato decisamente
misero...
Nelle critiche ho letto di tutto, e in parte tali critiche avevano anche ragione.
Io lo praticavo oltre 10anni fa fino alla cintura nera II dan, fino al grado di istruttore, ed era un'altra cosa. Regolamenti diversi, protezioni diverse, politiche diverse.
No no, non sto incensando i "vecchi tempi", sto semplicemente cercando di spiegare quanto sia amaro per me assistere a match(si possono ancora definire in tal modo?) come le due finali a cui ho assistito questa sera.
Già ai tempi c'erano varie critiche sull'efficacia dei calci, sul "contatto pieno" durante i combattimenti e i meno avvezzi al regolamento, domandavano a cosa servisse il caschetto e se si potesse colpire il viso/testa, dato che il 99% dei colpi andava sulla corazza.
Il regolamento era tale per cui fosse poco conveniente cercare il ko, e la ricerca del punto la soluzione ideale.
Questo portò a vere e proprie partite a scacchi, match tesissimi, in cui i due atleti erano molle pronte a scaricare il colpo che avrebbe messo il punto, o uno o più doppiati...
Le tecniche di calcio, soprattutto quello in volo e con lo scambio sono una delle caratteristiche peculiari di questa disciplina.
Era un modo di schermare molto bello, e con statunitensi e coreani, bellissimo, talmente tanto superiori da potersi permettere tutto, anche l'uscire da ciò, il tentare ko, il cercare la testa dell'avversario con calci girati e girati in volo.
Per il resto, era un cercare la corazza. Era un punto sicuro.
Iniziarono a piovere critiche sulla spettacolarità, così cambiarono le regole, inserirono i 3 o 4 punti con un colpo al viso, le nuove corazze a tutela della clavicola, i guantini per spingere a colpire di più con tecniche di pugno, e infine le corazze elettroniche.
Forse si sarebbe potuto sperare in un miglioramento, nei fatti vengono dati punti quando il colpo non è netto, quando non è da ko...allora che tirano a fare il viso?
Direi che il problema in questo caso, siano i giudici di sedia, i quali diano il punto, quando di fatto non ci sia.
Ai miei tempi i pochi colpi in testa che arrivavano spegnevano le luci...Le due finali viste questa sera, non sono il tkd che ho praticato e amato.
Nelle critiche ho letto di tutto, e in parte tali critiche avevano anche ragione.
Io lo praticavo oltre 10anni fa fino alla cintura nera II dan, fino al grado di istruttore, ed era un'altra cosa. Regolamenti diversi, protezioni diverse, politiche diverse.
No no, non sto incensando i "vecchi tempi", sto semplicemente cercando di spiegare quanto sia amaro per me assistere a match(si possono ancora definire in tal modo?) come le due finali a cui ho assistito questa sera.
Già ai tempi c'erano varie critiche sull'efficacia dei calci, sul "contatto pieno" durante i combattimenti e i meno avvezzi al regolamento, domandavano a cosa servisse il caschetto e se si potesse colpire il viso/testa, dato che il 99% dei colpi andava sulla corazza.
Il regolamento era tale per cui fosse poco conveniente cercare il ko, e la ricerca del punto la soluzione ideale.
Questo portò a vere e proprie partite a scacchi, match tesissimi, in cui i due atleti erano molle pronte a scaricare il colpo che avrebbe messo il punto, o uno o più doppiati...
Le tecniche di calcio, soprattutto quello in volo e con lo scambio sono una delle caratteristiche peculiari di questa disciplina.
Era un modo di schermare molto bello, e con statunitensi e coreani, bellissimo, talmente tanto superiori da potersi permettere tutto, anche l'uscire da ciò, il tentare ko, il cercare la testa dell'avversario con calci girati e girati in volo.
Per il resto, era un cercare la corazza. Era un punto sicuro.
Iniziarono a piovere critiche sulla spettacolarità, così cambiarono le regole, inserirono i 3 o 4 punti con un colpo al viso, le nuove corazze a tutela della clavicola, i guantini per spingere a colpire di più con tecniche di pugno, e infine le corazze elettroniche.
Forse si sarebbe potuto sperare in un miglioramento, nei fatti vengono dati punti quando il colpo non è netto, quando non è da ko...allora che tirano a fare il viso?
Direi che il problema in questo caso, siano i giudici di sedia, i quali diano il punto, quando di fatto non ci sia.
Ai miei tempi i pochi colpi in testa che arrivavano spegnevano le luci...Le due finali viste questa sera, non sono il tkd che ho praticato e amato.
(Orso Bruno)
Carlo Molfetta, oro nella +80kg
Mauro Sarmiento, argento nella -80kg
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