domenica 8 aprile 2012

Le regole del Dojo

Queste sono alcune regole da rispettare nel dojo (il luogo dove viene praticato e insegnato il Karate), basate sulle buone maniere e sul senso comune, e modellate sulle tradizioni del Giappone, la patria del Karate moderno.
Potranno sembrare molto severe e intransigenti, e in effetti lo sono, ma bisogna tener conto che in Giappone vige un codice di comportamento molto particolare, fatto di tradizioni. cerimonie, rispetto e dovere che non può essere ignorato, dato che fa parte del patrimonio culturale e dell'ossatura delle arti marziali.
Il dojo è un luogo sacro e va trattato come tale, come si tratta un luogo di grande rispetto : esso non è soltanto una palestra o un qualsiasi centro sportivo.
Bisogna prendersi cura del proprio dojo ed essere orgoglioso di farne parte.


1)     Entrando nel dojo, gli studenti devono chinarsi e dire "OSU". Una volta entrati, gli studenti devono girarsi sul fronte della sala, o zona dello "Shinzen", chinare il capo e dire "Osu"; sarebbe appropriato salutare anche gli altri studenti già pronti.

2)     Gli studenti devono fare del loro meglio per essere puntuali per l'inizio della lezione. Comunque se arrivano in ritardo devono chinare il capo e dire "Osu", quindi inginocchiarsi in Seiza, con gli occhi chiusi e la testa chinata in basso in Mokuso, e attendere l'autorizzazione per aggiungersi alla lezione. Una volta ottenuto il permesso per raggiungere gli altri, lo studente deve chinare il capo e dire "Osu" o "Shitsurei Shimasu" (scusatemi per il disturbo) rimanendo in Seiza. Quindi unirsi alla lezione posizionandosi dietro a tutti gli altri, in particolar modo rispetto ai propri superiori.


3)     Non toglietevi senza permesso parti del dogi (il kimono) durante l'allenamento. Se dovete togliervi la cintura, appoggiatela sulla spalla o tenetela con i denti. Mai buttarla per terra, è un azione molto grave. 


4)     Tradizionalmente la sala dell'allenamento è un luogo venerato, quindi agli studenti non è permesso indossare berretti o cappellini o usare un linguaggio volgare e offensivo, proprio come in tutte le scuole. Inoltre, non è permesso camminare con le scarpe sull'area in cui ci si allena. Cibo, gomme da masticare o bevande simili non sono permesse. Non è permesso mangiare nel dojo né fumare.


5)     Quando viene chiesto di assumere una posizione, o quando ci si mette in linea all'inizio dell'allenamento o durante l'allenamento, bisogna muoversi sempre il più velocemente possibile e soprattutto non assumere atteggiamenti sciatti. Dimostrare apertamente stanchezza o debolezza non è consigliabile per rispetto verso i maestri.


6)     Non praticare mai il kumite se non c'è un istruttore presente. Quando si pratica il kumite con una cintura nera, bisogna dare il massimo, mostrando rispetto per la gerarchia. Ricordare che le cinture tengono conto del livello durante il combattimento, e quindi non si battono alla massima potenza.


7)     Non chiedere di poter combattere con un avversario di grado più alto. Non si può comunque rifiutare, se ciò viene chiesto da uno di grado più alto.


8)     Non rompere le righe per nessuna ragione senza il permesso dell'istruttore. Non camminare mai tra le linee, o tra l'istruttore e quelli che si allenano (le infrazioni a questa regola talvolta sono punite fisicamente). Se bisogna la posizione, camminare dietro la riga in cui ci si trova verso l'altro lato della classe e proseguire da lì.


9)     Rivolgersi al proprio istruttore come Senpai, Sensei o Shihan, a seconda del caso. Non bisogna mai rivolgersi al proprio istruttore per nome durante la lezione.


10) Non si può parlare in un modo sconveniente, ridere ad alta voce, parlare, sdraiarsi, o comunque rimanere disattenti durante l'allenamento. Un karate-ka è sempre allerta e ben preparato. L'aver raggiunto un livello elevato (specialmente la cintura nera) non è un passaporto per rilassarsi ed eccedere in confidenza nel dojo. Non sprecare tempo se non si è pronti a trattare il proprio allenamento e quello dei compagni con il rispetto e la serietà che si meritano. Questo include l'uscire prima della fine dell'allenamento. Uno studente dovrebbe rimanere in classe fino all'inchino finale di saluto, senza dover essere costretto dall'istruttore. L'infrazione di questa regola non è tollerata.


11) A volte durante l'allenamento, agli studenti è permesso di sedersi e rilassarsi; ciò significa relax come nella posizione di "Seiza" e sedersi in "Anza" (posizione indiana). In queste occasioni, astenetevi da compiere qualsiasi cosa possa disturbare la lezione.


12) Inchinarsi sul proprio ginocchio destro per aggiustare o riannodare la cintura. Girarsi a destra, lontano dalla direzione della lezione, o dal proprio compagno se si sta lavorando con qualcuno, per aggiustare il karategi. Imparare a rispettare la propria cintura come un simbolo del proprio lavoro nell'allenamento.


13) Il karategi deve essere pulito, lavato e lindo ogni volta. La cintura deve essere messa all'aria asciutta, ma mai lavata, poiché contiene lo spirito del vostro duro allenamento.


14) Ascoltare attentamente le indicazioni del maestro. Ricordare che l'istruttore non chiederà di fare qualcosa che non considera in grado di fare. Accettare tutte le indicazioni con un forte "Osu".


15) L'istruttore, indipendentemente da come possa essere, deve essere trattato con il rispetto che ci si aspetta come comune cortesia. Se non si è in grado di trovare dentro se stessi il rispetto per una persona che impiega il proprio tempo per addestrare gli altri, allora non si potrà mai far parte di un dojo. Non parlate mai durante la lezione a meno che non venga richiesto dall'istruttore. Questa obbedienza porta ad un legame particolare tra l'istruttore e lo studente, che implica una muta intesa, semplificando e velocizzando il processo di apprendimento.


16) Per sicurezza di tutti, durante l'allenamento, togliersi gioielli, braccialetti o anelli.


17) Mantenere sempre le unghie dei piedi e delle mani pulite e tagliate corte. Accertarsi sempre di avere piedi, dita e mani puliti per l'allenamento. A nessuno piace allenarsi con qualcuno che trascura la pulizia. State attenti soprattutto con le ferite, per non riempire di sangue il karategi di chi si allena con voi.


18) Gli studenti devono sforzarsi di essere gentili ed equilibrati nella vita quotidiana, essere riservati, giudiziosi ed seguire un'etica comportamentale in tutte le cose che perseguiranno. Non devono mai dimenticare lo spirito del Kyokushin : "Tieni la testa bassa (ovvero sii modesto), gli occhi in alto (ovvero sii ambizioso), riservato nel parlare (badare sempre a quello che si dice), generoso nel cuore (ovvero tratta gli altri con rispetto e cortesia), rispetta sempre i tuoi superiori e pari i grado (all’interno e all’esterno del dojo e, soprattutto in famiglia, porta rispetto ai tuoi genitori)".

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