I Dojo Kun, i principi
sui quali si basa la pratica del Karate Kyokushinkai, furono scritti da Sosai Oyama con l’aiuto dello scrittore Eiji Yoshikawa, l’autore di Musashi, libro
incentrato sulla vita e sulle avventure del più grande guerriero del Giappone,
Miyamoto Musashi, che fu fonte d'ispirazione per Sosai durante il ritiro e
l'allenamento in montagna.
In genere il Dojo Kun
si recita alla fine di ogni allenamento, quando tutti gli studenti e gli
istruttori si inginocchiano in seiza disposti secondo l'ordine di grado, con
gli istruttori di fronte agli studenti.
Dopo una breve
meditazione (detta mokuso), l'istruttore con il grado maggiore ordina allo
studente più anziano, di recitare il Dojo Kun nel linguaggio locale, facendo
delle pause in cui il resto della classe ripete quella sentenza.
I "Dojo
Kun", letteralmente "regole del luogo dove si segue la Via", si
possono considerare come l´essenza stessa del karate-do, la sua definizione.
Questo codice ci
indica l´obiettivo nel lavoro di ricerca ed allenamento che stiamo compiendo.
Un obiettivo che, a
dire il vero, non conosciamo, non vediamo, ma verso il quale tendiamo e che
deve indurci solo a riporre la nostra attenzione alla strada che si sta
percorrendo, perchè il significato della vita, alla fine, è tutto qui : cercare
di percorrere una giusta strada e percorrerla bene.
E´ il fondamento che
nel buddhismo viene chiamato "la giusta azione".
Questa è la moralità
necessaria per dare senso ed equilibrio all'allenamento fisico. Se si ignora
questo concetto si travisa l'intera pratica del karate.
Non solo le tecniche
andranno affinate, ma lo spirito individuale per primo dovrà essere indirizzato
ed educato.
Educheremo il nostro cuore e il nostro
corpo per uno spirito forte e fermo.
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Hitotsu, ware ware wa, shinshin o renmashi, kak-ko fubatsu no shingi o
kiwameru koto.
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Perseguiremo il vero significato delle
Arti Marziali, cosicché i nostri sensi potranno essere sempre pronti.
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Hitotsu, ware ware wa, bu no shinzui o kiwame, ki ni hasshi, kan ni
bin naru koto.
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Con vero rigore noi cercheremo di
coltivare uno spirito di abnegazione.
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Hitotsu, ware ware wa, shitsujitsu goken o mot-te, jiko no seishin o
kanyo suru koto.
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Osserveremo i principi della cortesia,
rispetteremo i nostri superiori e rifuggiremo dalla violenza.
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Hitotsu, ware ware wa, reisetsu o
omonji, chojo o keishi sobo no furumai o tsutsushimu koto.
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Seguiremo la nostra religione, e mai
dimenticheremo l’unica virtù dell’umiltà.
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Hitotsu, ware ware wa, shinbutsu o totobi, kenjo no bitoku o
wasurezaru koto.
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Noi guarderemo in alto alla saggezza e
alla forza senza cercare altri desideri.
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Hitotsu, ware ware wa, chisei to
tairyoku to o kojo sase, koto ni nozonde ayamatazaru koto.
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Per tutta la nostra vita attraverso il
karate, cercheremo di restare nello spirito del Kyokushin.
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Hitotsu, ware ware wa, shogai no
shugyo o karate no michi ni tsuji, Kyokushin no michi o mat-to suru koto.
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