venerdì 28 settembre 2012

SPORT DA COMBATTIMENTO E ARTI MARZIALI CENSURATI IN TV! FACCIAMOCI SENTIRE IN MASSA: ECCO COME.

http://www.alexdandi.com/2012/09/sport-da-combattimento-e-arti-marziali-censurati-in-tv-facciamoci-sentire-in-massa-ecco-come/

E’ notizia di ieri, riportata dai maggiori quotidiani nazionali, che la commissione coordinamento sui palinsesti RAI ha deciso di bloccare la trasmissione serale degli sport considerati “violenti” (compresi gli sport olimpici di pugilato, judo, lotta e taekwondo) spostandoli ad orari di seconda serata con il famigerato “bollino rosso” per tutelare i minori: in parole povere si ritiene che questi sport siano diseducativi e quindi vengono nascosti ai minori. Come sappiamo lo sport non può essere violenza per definizione e quindi nascondendo queste discipline sportive ai più giovani gli si impedirà di apprendere la differenza tra la vera violenza e una sana competizione fisica ma leale. Invece di “incassare” attoniti questo assurdo provvedimento possiamo provare a contrattaccare nel nostro piccolo, non credete? Partendo dal principio che Twitter è un mezzo potentissimo per ottenere l’attenzione dei media (come ho già spiegato in un precedente articolo) propongo quindi questa iniziativa.
ECCO COME FAR SAPERE AI MEDIA CHE GLI SPORT DA COMBATTIMENTO E LE ARTI MARZIALI NON DEVONO ESSERE CENSURATE DALLE TV PERCHE’ SIAMO IN TANTI A CREDERE NEI VALORI CHE TRASMETTONO
0. Se avete bisogno di ulteriori spiegazioni, saltate i punti e proseguite nella lettura delle considerazioni a fondo pagina e tornate a leggere qui appena sarete convinti.
1. Iscrivetevi a Twitter se ancora non lo avete fatto. E’ facile, veloce e gratuito.
2. Seguitemi su Twitter all’indirizzo @alexdandi per coordinarci in tempo reale oppure non seguitemi affatto se vi sto antipatico e fate di testa vostra ma comunque partecipare passando al punto 3!
3. IMPORTANTE! Scrivete nella giornata di sabato 28 Settembre (dalla mezzanotte di venerdì alle ore 7 della domenica mattina) il seguente messaggio : NO alla censura degli #sportdacombattimento perché trasmettono valori come rispetto e lealtà #sportdelfuturo
- Alla fine del messaggio potrete aggiungere un ulteriore hash tag (# seguito dal nome dello sport) che rappresenti il vostro sport, ad esempio: #mma #muaythai #judo #lotta #karate #boxe ecc…
- Potete anche cambiare il messaggio purché contenga gli hash tag #sportdacombattimento e #sportdelfuturo
4. OPZIONALE MA IMPORTANTE! Spedite il messaggio del punto 3 alle redazioni sportive di radio e tv di seguito riportate (sempre lo stesso messaggio per ogni redazione) :
@RaiTV @SkySport @Sport_Mediaset @EuroSportItalia @CorSport @tuttosport @Gazzetta_it @SportRepubblica @corriereit @RaiSportweb
5. Diffondete questa iniziativa tra amici e conoscenti a cui stanno a cuore gli sport da combattimento e le arti marziali con qualunque mezzo possibile (Facebook, Twitter, mail condividendo questo articolo ad esempio).
CONSIDERAZIONI
Ora, senza stare a sindacare su quanti e quali programmi siano più o meno educativi nell’attuale programmazione televisiva italiana, tutti noi appassionati e/o praticanti, sappiamo bene che gli sport da combattimento e le arti marziali sono discipline che hanno tra i loro punti di forza proprio il carattere educativo e disciplinare. Nella pratica e nell’insegnamento degli sport da combattimento è cosa nota che il rispetto del prossimo e la lealtà del confronto sono valori essenziali. Inoltre nei corsi di arti marziali si insegna il controllo del corpo e della mente, caratteristiche particolarmente utile nel controllo della “rabbia”, e non di rado le palestre insegnano ai più giovani anche piccole (ma non trascurabili) nozioni di vita civile come, ad esempio, la cura dell’igiene personale ed i più basilari principi di relazione sociale annullando così ogni forma di bullismo. Non per niente questi sport si sono rivelati efficaci nel togliere giovani difficili dalla strada: in questo senso basta leggere le biografie di tanti campioni del presente e del passato per rendersene conto.
Ad ogni modo la notizia è questa: la RAI relega gli sport da ring e le arti marziali ad orari di seconda serata. Facendo una riflessione più approfondita, dando uno sguardo alla programmazione degli sport da combattimento sulle reti private, ci accorgiamo che RAI non sta facendo altro che adeguarsi a quello che Mediaset e Sky (ed altre emittenti del pacchetto) stanno già facendo da tempo: relegare gli sport da combattimento alla tarda serata (o non trasmettendoli affatto) limitandone di fatto la visibilità (e di conseguenza la diffusione). Personalmente posso dire che con UFC siamo andati in prima serata (alle 21) solo in tre occasioni su oltre centocinquanta appuntamenti in due anni. E da quanto tempo non vediamo il pugilato ad esempio (Olimpiadi escluse)? La situazione non è migliore nelle altri reti da quello che vedo. In pratica i nostri amati sport sono roba da carbonari: vengono trasmessi solo al calare del sole e lontano da occhi innocenti! Fino ad oggi faceva eccezione la sola RAI ma a quanto pare non sarà più così.
La verità è che le associazioni per la tutela dei minori in Italia sono tante ed agguerrite e di fianco a battaglie sane e sacrosante prendono anche delle cantonate incredibili. Da sottolineare come Moige e Codacons in passato hanno già fatto diverse campagne contro gli sport considerati violenti. Questo tipo di associazioni sono particolarmente presenti a vari livelli (dal formale al personale) negli ambienti televisivi e le pressioni che esercitano possono essere molto forti, nel caso non vengano ascoltante le loro istanze, sono spesso pronte ad intavolare cause legali lunghe ed onerose. Ecco quindi che i programmatori di palinsesti agiscono in modo preventivo per evitare cattivi ritorni pubblicitari. Questo è quello che sta succedendo.
Ad essere maligni si potrebbe anche dire che sfruttando questo trucchetto della tutela dei minori alcuni “poteri forti” legati ad altri sport mantengono la loro leadership evitando che altri sport possano emergere tra le fasce più giovani della popolazione. Non sono forse gli sport da combattimento in forte ascesa in tutto il mondo soprattutto tra i giovani? Non sono le MMA, soprattutto attraverso UFC, lo sport che ha avuto la più rapida ascesa nel mondo negli ultimi dieci anni?
Non è infatti un caso che la notizia della “neo censura RAI” sia stata appresa con sgomento anche dal CONI che attraverso il suo presidente Giovanni Petrucci ha dichiarato: “…vietando ai minori la visione di tali sport si offende anche il senso comune e l’intelligenza di quei genitori che, sull’onda dell’entusiasmo dei recenti Giochi Olimpici di Londra, dove queste quattro discipline hanno contribuito al medagliere azzurro con sei podi (pari al 21,4%), hanno portato in massa i loro figli ad iscriverli nelle palestre di tutt’Italia di pugilato, judo, lotta e taekwondo. [...] La crescita di nuovi tesserati in tali sport procede amaramente di pari passo con l’assurdità di certe scelte di ottusa burocrazia che lo sport italiano respinge con fermezza e di cui avremmo fatto volentieri a meno”.
Insomma basta fare due più due per capire che gli sport da combattimento e le arti marziali non sono graditi ai piani alti del potere televisivo. I motivi per ora restano ignoti, ma qualche sospetto lo abbiamo.
Noi nel frattempo possiamo combattere su Twitter! Partecipa anche tu all’iniziativa!

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