mercoledì 23 gennaio 2013

Amarezza...

Sto amaramente prendendo coscienza del fatto che stili duri e impegnativi come il Kyokushin difficilmente prenderanno piede dalle nostre parti ... tutti pronti a voler "scassare", "voglio fare", "dobbiamo allenarci", poi, all'atto pratico, durano si e no qualche settimana.. poi o tornano al nulla, o preferiscono altre realtà, rispettabilissime per carità, ma dall'approccio, anche iniziale, molto più soft... qui i nostri giovani sono viziati, molli, arrendevoli, flaccidi, illusi... diversamente da altre zone, dove la palestra, il Dojo è ancora considerato un momento di crescita collettiva, di ritrovo con i compagni, dove coltivare qualcosa di unico migliorando se stessi e aiutando gli altri, i compagni, a fare altrettanto.. qui, invece, ormai, troppe distrazioni, concorrenza di pseudo discipline più blande, che danno l'illusione di imparare chissà che.. e invece non impari un cazzo.. ma è difficile farlo capire a chi è a secco di certe esperienze.....e allora via con le scuse “ho problemi”, “devo fare questo.. devo fare quello”.. ma il mio cuore sorride perché è la prova che la nostra disciplina fa veramente capire chi vale e chi no.. il Kyokushin è cameratismo, lacrime e sudore.. non è spettacolo, non è confronto, non è una gara a chi è più bello, chi è più figo, chi si sente arrivato, chi sente il guerriero di sto cazzo.. il Kyokushin è allenarsi, buttare sangue fino allo sfinimento, tenendo sempre lo sguardo basso, imparando l’umiltà di chi sa di non sapere e sa da avere tutto da imparare..cuore grande e bocca piccola, cari amici miei… l’unico motivo per cui esiste ancora il Dojo Budokan è l’impegno che ho preso con il mio Sensei a diffondere il Karate Kyokushinkai qui.. finora, purtroppo, tranne alcune rare eccezioni, nessuno si è dimostrato degno di definirsi un praticante di Kyokushin.

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